Cos’è e come funziona l’evoluzione iterativa

Ciao a tutti! In questo post vorrei parlarvi di un inaspettato e sorprendente meccanismo di de-estinzione naturale che ha coinvolto una specie di uccello endemica dell’atollo di Aldabra, nell’Oceano Indiano poco sopra il Madagascar.

Atollo di Aldabra Fonte

La specie in questione è appunto il rallo di Aldabra (Dryolimnas aldabranus), un uccello incapace di volare (attero). Ovviamente, come spesso accade, questa specie attera si è evoluta a partire da una specie volante arrivata dal continente e che si stabilì sull’isola. La specie progenitrice esiste ancora, e si chiama rallo golabianca o rallo di Cuvier (Dryolimnas cuvieri), ovvero questo:

Le due specie sono piuttosto simili, ma il rallo di Aldabra ha perso la capacità di volare, cosa che succede molto spesso su piccole e remote isole con risorse limitate e assenza di predatori terrestri. (Per approfondire in tema di atterismo insulare, andate qui).

La cosa interessante è che il rallo di Aldabra si estinse improvvisamente circa 136.000 anni fa, quando un evento sconosciuto causò l’innalzamento degli oceani e l’inabissamento completo dell’isola di Aldabra, per poi ricomparire circa 36.000 anni dopo, quando il livello degli oceani si riabbassò facendo riaffiorare l’isola. Il tutto è ampiamente documentato da prove geologiche e paleontologiche.

Per farvi capire com’è possibile che il rallo di Aldabra si sia de-estinto naturalmente, vi faccio un esempio che non c’entra nulla con l’ornitologia, ma che credo calzi a pennello.

Dovete preparare una torta. Per cominciare impastate assieme tutti gli ingredienti necessari fino ad ottenere un impasto omogeneo. Al momento di infornare vi accorgete però di aver fatto troppo impasto, quindi decidete di fare due torte più piccole, infornando metà impasto alla volta. Siccome il forno è lo stesso e i due impasti di partenza sono gli stessi, vi aspettate che le due torte vengano quasi identiche, giusto? È vero, il secondo impasto ha riposato da crudo per più tempo, e questo potrebbe influenzare il risultato finale, ma in genere non lo influenza di molto.

Questo è esattamente quello che è successo con il rallo di Aldabra! Ripercorriamo la preparazione delle due torte, ma stavolta dal punto di vista delle due specie di rallo sopra citate.

Il rallo golabianca (l’impasto iniziale) volò sull’isola di Aldabra (il forno) formando una popolazione isolata di ralli golabianca (la divisione degli impasti). Sull’isola (il forno) le condizioni ambientali erano molto diverse da quelle sul continente (il bancone della cucina), quindi il rallo golabianca iniziò ad evolversi velocemente fino a perdere la capacità di volare e diventando il rallo di Aldabra (la prima torta). Poi il rallo di Aldabra si estinse a causa degli oceani che sommersero l’isola (vi siete mangiati subito la prima torta!). Quando l’isola riaffiorò, i ralli golabianca che erano rimasti più o meno uguali a quelli della prima ondata (la seconda metà dell’impasto) arrivarono di nuovo in volo dal continente (il bancone della cucina) e ricolonizzarono l’isola di Aldabra (il forno) una seconda volta. Ma siccome le condizioni dell’isola erano tornate le stesse, ovvero con poche risorse e assenza di predatori terrestri (stesso forno e stessa temperatura), il rallo golabianca si rievolvette nell’attuale rallo di Aldabra (la seconda torta), estremamente simile a quello estintosi 136.000 anni orsono (la prima torta). Fonte L’atterismo insulare, nelle giuste condizioni, si evolve infatti molto rapidamente, e gli uccelli possono perdere la capacità di volare in meno di 100.000 anni!

Questo processo, raramente osservato, si chiama evoluzione iterativa, dal verbo “iterare”, ovvero “ripetere”, ed è a tutti gli effetti una forma di de-estinzione naturale. Fonte

Bene! Per oggi è tutto.

A presto (spero) e grazie della lettura!

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2 pensieri riguardo “Cos’è e come funziona l’evoluzione iterativa

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