Il piccione domestico (Columba livia domestica) è la sottospecie addomesticata del piccione delle rocce selvatico (Columba livia). Il piccione delle rocce è stato probabilmente il primo uccello ad essere addomesticato.
Le tavole cuneiformi mesopotamiche datano l’addomesticamento dei piccioni a più di 5.000 anni fa, così come i geroglifici egiziani. Successive ricerche hanno suggerito invece che l’addomesticamento dei piccioni potrebbe essere iniziato già 10.000 anni fa. I piccioni hanno dato contributi di notevole importanza all’umanità, specialmente in tempo di guerra. In guerra è stata sfruttata la loro capacità di volo rendendoli dei perfetti messaggeri, chiamati piccioni viaggiatori. I cosiddetti piccioni di guerra hanno portato molti messaggi vitali e alcuni sono stati addirittura decorati per i loro servizi. Medaglie come la Croix de guerre, assegnata a Cher Ami, e la medaglia Dickin assegnata ai piccioni G.I. Joe e Paddy, ed altri 32, sono state conferite ai piccioni per i loro servigi nel salvare vite umane. Fonte
I piccioni vengono allevati da innumerevoli allevatori in tutto il mondo (tra cui Mike Tyson), e nel corso dei secoli sono state selezionate numerose razze con caratteristiche, colori e anche forme molto diverse da quelli della specie selvatica. Decine di migliaia di piccioni d’allevamento vengono liberati ogni anno per le gare di velocità su tratte di anche 2000km. Questi piccioni hanno le seguenti caratteristiche:
- sono nati e cresciuti a stretto contatto con gli esseri umani, e quindi non hanno più paura di noi;
- essendo una sottospecie del piccione selvatico, i piccioni domestici si possono accoppiare e riprodurre con i piccioni selvatici;
- possono avere colorazioni diverse da quelle del piccione selvatico, e quindi spesso sono facilmente riconoscibili;
- non tutti arrivano a destinazione, perché una certa percentuale di loro si perde, per vari motivi, e quindi si “reinselvatichisce”;
Ecco l’unico e solo colore autentico del piccione selvatico:
Ed ecco alcuni dei colori non naturali creati dall’uomo tramite selezione:
Inoltre, l’habitat naturale del piccione selvatico sono le scogliere e le pareti rocciose che si affacciano su mari, oceani, laghi e pianure. Guarda caso, i piccioni hanno scoperto che i nostri ecomostri di cemento armato sono molto più comodi e spaziosi delle scogliere.
Quindi noi esseri umani abbiamo agito nel seguente modo:
1) abbiamo allevato piccioni per millenni liberandone un numero incredibile;
2) così facendo abbiamo inquinato la genetica della specie selvatica;
3) abbiamo costruito edifici molto comodi per il nido dei piccioni, che l’hanno capito in poco tempo e si sono trasferiti in città;
4) con i nostri rifiuti alimentari abbiamo creato un habitat ideale per molti animali, tra cui i piccioni;
E lo stesso discorso si potrebbe fare per gabbiani, storni, cornacchie, gazze, ecc ecc (anche se questi non sono scappati dagli allevamenti). Gli animali opportunisti vanno dove noi li spingiamo ad andare, perchè seguono la nostra scia di rifiuti, ed entrano a far parte delle specie cosiddette sinantropiche. Queste specie hanno scelto di vivere in mezzo a noi, in quanto per loro molto più conveniente.
Concludendo, i piccioni stanno nelle grandi città perché non sono più animali selvatici! Sono quasi tutti discendenti di esemplari nati e cresciuti in cattività, pertanto loro ci considerano parte della loro vita da innumerevoli generazioni. Quindi, ogni volta che vi verrà voglia di prendere a calci un piccione perché lo considerate un animale sporco, stupido, invadente e pieno di malattie, ricordatevi di fare un “mea culpa”, visto che se oggi sono così tanti e per molti una piaga è solo e soltanto colpa nostra.
E poi, perché trattare male un animale che ci vuole così bene??
A presto e grazie della lettura!