Ciao a tutti, oggi vorrei affrontare un tema sempre più discusso dalle associazioni animaliste e ambientaliste, ovvero quello dei botti di capodanno (e non solo) che farebbero strage di uccelli (e altri animali) in tutto il mondo. Per fare chiarezza su questa cosa sarebbe opportuno perlomeno avere qualche dato in mano, non solo sugli uccelli che muoiono a causa dei fuochi artificiali, ma anche in generale sulle principali cause di morte accidentale dei volatili, per capire davvero quanto i botti incidono realmente sulle statistiche. Ma come spesso accade, queste associazioni animaliste non portano mai il quadro complessivo in sede di discussione, ma solo i dati che avvalorano la loro tesi. Siccome io sono da sempre un appassionato sia di pirotecnica sia di ornitologia, credo di essere la persona giusta per esporvi il quadro generale nel modo più imparziale possibile.
Innanzitutto vi riporto quello che hanno scritto a proposito di questi fatti due giornali online:
“Un vera e propria strage di uccelli nel centro di Roma. Sin dalla notte del 31 dicembre (2020) hanno iniziato a fare il giro della rete le immagini che mostrano centinaia di storni schiantati in strada nel cuore della notte. I fatti dopo la mezzanotte, quando alcuni passanti giunti all’altezza dell’ultimo tratto di via Cavour, quello all’altezza della stazione Termini, si sono ritrovati davanti un tappeto di volatili morti stecchiti. La notizia ha poi trovato ulteriori conferme in mattinata quando, durante alcuni sopralluoghi nelle strade del centro, sono stati ritrovati uccelli morti anche in via dei Fori Imperiali, via Nazionale e piazza Esedra.” Estratto del RomaToday.it

“Abbiamo passato la notte di Capodanno (2022) a monitorare le zone più critiche dove si sarebbero potuti ripetere gli eventi e le morti dello scorso anno, ed eravamo pronti a prestare soccorso agli animali feriti e bisognosi di aiuto», racconta Lav nel video, che aveva ripreso una situazione «molto critica» già alle 22.30. «Nonostante la terribile situazione avvenuta lo scorso anno sia stata evitata – proseguono da Lav – abbiamo potuto constatare con i nostri occhi quanto i fuochi artificiali siano dannosi per gli animali e creino in loro un fortissimo stress. Una strage è stata evitata e questo speriamo sia di buon auspicio per tutto il 2022”. Estratto da Kodàmi.it
Allora, già solo con due brevi estratti le cose che vorrei scrivere sono davvero una valanga. Partiamo con il primo articolo, tutto sommato quello più imparziale dei due. Come spiega l’articolo, nella notte di San Silvestro 2020 c’è stata una moria di storni in alcuni quartieri della Capitale, a quanto pare uccisi “in qualche modo” dai fuochi artificiali. Ulteriori indagini hanno dimostrato che la principale causa di morte degli uccelli, e di gran lunga, non sono stati i botti in sé (ad esempio per infarto causato dal rumore improvviso), bensì dallo schianto in volo dei volatili terrorizzati contro gli edifici e i cavi dell’alta tensione. Inoltre, guardando le numerose foto diffuse in internet, ad occhio sembra che gli uccelli morti siano qualche centinaio al massimo.
Passiamo al secondo articolo, e qui vi avverto che potrei scaldarmi un po’, anche perché entra in gioco la LAV. “Abbiamo passato la notte di Capodanno (2022) a monitorare le zone più critiche dove si sarebbero potuti ripetere gli eventi e le morti dello scorso anno, ed eravamo pronti a prestare soccorso agli animali feriti e bisognosi di aiuto”, non so da dove cominciare. Innanzitutto, una frase del genere è tipico segno di delirio d’onnipotenza. Una manciata di persone che hanno la pretesa di poter essere di qualche aiuto a migliaia di uccelli che volano a caso nel buio e che si spezzano l’osso del collo contro i palazzi? Sono veramente ridicoli! Non c’è proprio nulla che si possa fare, se non ripulire le strade dai cadaveri quando la “festa” è finita. Mi chiedo chi paga lo stipendio a questi individui, soldi buttati. E se sono volontari, allora è tempo sprecato, almeno per una follia del genere. Anche perché, vi ricordo, gli storni sono considerati uccelli invasivi e dannosi, e se anche li soccorrete e li portate in un centro LIPU, curarli potrebbe non essere affatto la loro priorità. La LAV deve capire che semplicemente non è possibile salvare tutti gli animali, specialmente quelli selvatici! Ogni anno muoiono per incidente miliardi e miliardi di uccelli, e la LAV non può fare proprio un bel niente per impedirlo.
Quello che associazioni come la LAV non vi dicono, è che i botti non sono neanche lontanamente una delle principali cause di morte degli uccelli a causa delle attività umane. Ma quindi, visto che vi ho promesso dei numeri, ecco i numeri.
In questo grafico del 2003 sono rappresentate le principali cause di morte degli uccelli a causa nostra:

Da questo grafico si evince che:
1) Ogni anno muoiono tra i 100 milioni e quasi un miliardo di uccelli a causa della collisione contro finestre a specchio e vetrate a loro invisibili. E scommetto che non tutti gli animalisti hanno adesivi salva-uccelli alle loro finestre.
2) Ogni anno fino a 500 milioni di uccelli vengono uccisi dai gatti domestici e randagi, specie aliena introdotta dall’uomo. Quindi, qualunque “animalista” che abbia almeno un gatto domestico contribuisce indirettamente a questa strage (ed è quindi un ipocrita).
3) Ogni anno quasi 200 milioni di uccelli vengono uccisi dai cavi dell’alta tensione, e scommetto che tutti gli animalisti hanno la corrente in casa propria, corrente che molto probabilmente è passata da questi cavi.
4) Ogni anno i pesticidi potrebbero essere la causa della morte di oltre 70 milioni di uccelli in tutto il mondo.
5) Ogni anno circa 60 milioni di uccelli muoiono a causa di collisioni con automobili, e scommetto che molti animalisti guidano un mezzo di trasporto. Bella la vita, vero?
Come si dice, “Chi é senza peccato scagli la prima pietra!”
E queste sono soltanto le cinque cause principali. Per caso, nel grafico, vedete la dicitura “fireworks”? No, perché non c’è! Infatti gli uccelli spaventati dai botti non muoiono di crepacuore come crede la gente, muoiono perché cercando di fuggire in volo in un posto più tranquillo non vedono i cavi dell’alta tensione né i palazzi che noi abbiamo costruito dove prima c’erano foreste e praterie. La colpa non è quindi dei botti, ma delle nostre ingombrantissime strutture artificiali.
Anche perché, non so se gli amici della LAV ne sono al corrente, esiste già un fenomeno naturale molto intenso e che probabilmente uccide centinaia di milioni di uccelli ogni anno, e si chiama FULMINE.
I fulmini sono tra le manifestazioni più energetiche e frequesti sul nostro pianeta. Si stima che in un anno cadano qualcosa come 1,4 MILIARDI di fulmini, al ritmo di 44 al secondo Fonte, e quasi tutti sulla terraferma.

Se tutti gli uccelli morissero di crepacuore ogni volta che cade un fulmine nei paraggi, oggi non sarebbe rimasto nemmeno un singolo uccello sul pianeta Terra (forse solo quelli che vivono vicino ai poli, dove non si formano i temporali). Ma non mi pare sia questo il caso. Infatti, gli uccelli e tutti gli altri animali convivono con questi fenomeni dall’alba della vita sulla Terra. Ergo? Sono perfettamente preparati ai rumori forti e improvvisi associati a lampi di luce. E vi assicuro che un singolo fulmine porta con sé un’energia infinitamente superiore a quella di qualunque spettacolo pirotecnico al mondo. E ogni temporale produce migliaia di fulmini! L’onda d’urto di un fulmine è paragonabile a quella di una bomba convenzionale, e in media un singolo fulmine libera la stessa energia generata dalla detonazione di 250kg di tritolo (ho fatto i conti personalmente). Fonte
Un singolo violento temporale può uccidere anche 1000 uccelli Fonte, forse di più. Immaginate se un fulmine notturno colpisse un grande albero in cui stanno riposando 2000 storni. Verrebbero probabilmente uccisi tutti all’istante dall’onda d’urto. E probabilmente è una cosa che succede di continuo. Ma quindi cosa potrebbe fare la LAV? Beh, potrebbe seguire tutti i temporali con un furgoncino, stile storm chasers, e confortare o curare ogni singolo animale che viene disturbato o ferito dai fulmini. Buona fortuna!!!
E poi vi ricordo che gli uccelli hanno un vantaggio: le loro cellule uditive possono rigenerarsi completamente dopo essere state danneggiate da un forte rumore, cosa che noi umani non possiamo fare.
Parlando per esperienza, io come sapete ho delle quaglie californiane in una voliera sul balcone, al primo piano, e vi assicuro che non c’é temporale o festa coi botti che le possa spaventare, che sia di giorno o di notte. Loro se ne stanno lì nel loro solito posto, e non si muovono. E non ho mai visto alcun segno di stress o trauma dovuto ai rumori forti improvvisi. Semplicemente sono perfettamente abituate! Sappiate che a capodanno i botti esplodono anche a 10-15 metri in linea d’aria dal mio balcone.
Concludendo, la LAV e associazioni simili dovrebbero svegliarsi un attimo e tornare nel mondo reale, dove le cose funzionano un po’ diversamente. Questi animalisti estremisti devono mettersi in testa che per il semplice fatto che noi umani esistiamo causiamo lo sterminio di una marea di animali ogni anno, è inevitabile. Non possiamo chiuderci in casa a fissare il muro H24, 7/7, 365/365, soltanto perché se proviamo a vivere una vita “normale” mediamente soddisfacente causiamo direttamente o indirettamente la morte di qualche animale. Se loro vogliono davvero bene agli animali quanto dicono allora dovrebbero semplicemente smettere di esistere! Di sicuro non sono quelle 10-15 ore di spettacoli pirotecnici all’anno a causare l’estinzione di specie animali, ma è ben altro!
E PARLO DA SFEGATATO DIFENSORE DEGLI ANIMALI E ALLO STESSO TEMPO APPASSIONATO DI PIROTECNICA.
Come al solito, invece di insegnare alla gente a fare una cosa nel modo giusto, preferiscono vietarla in toto, rimandando solo il problema e incentivando l’illegalità.
Quindi, cari amici della LAV, piantatela di focalizzarvi su innocui peli nell’uovo e cominciate a far caso alle travi enormi, e a risolvere i VERI problemi.
A presto e grazie della lettura!