Ciao a tutti! Come vi avevo raccontato in passato, esistono alcune specie di uccelli che fanno parte di un gruppo molto variegato di animali che hanno tratto grandi benefici dalla convivenza con l’uomo: sono le cosiddette specie sinantropiche. Tra le specie di uccelli autoctone che si sono ormai in gran parte trasferite nei nostri centri abitati (in Italia), comprese le grandi metropoli, ci sono l’immancabile piccione comune (Columba livia), il colombaccio (Columba palumbus), lo storno (Sturnus vulgaris), il merlo (Turdus merula), il passero italiano (Passer italiae), la gazza (Pica pica), la cornacchia grigia (Corvus cornix), il germano reale (Anas platyrhynchos), il gabbiano reale zampegialle (Larus michahellis), la rondine comune (Hirundo rustica), il balestruccio (Delichon urbica), e il rondone comune (Apus apus). Come da titolo, è proprio su queste ultime tre specie (in grassetto) che oggi vorrei focalizzarmi.
Rondine, balestruccio, e rondone sono senza dubbio delle specie estremamente diffuse nella nostra penisola nei mesi caldi, specialmente nei centri abitati, dove i nostri edifici si sono rivelati particolarmente adatti per la costruzione dei loro nidi. Sono specie talmente dipendenti da noi che ormai è estremamente improbabile, se non impossibile, trovare loro nidificazioni lontano o al di fuori di contesti urbani.
Queste tre specie hanno in comune una caratteristica molto evidente: sono tutte e tre specie molto aeree (passano molto tempo in volo), che si nutrono di insetti catturati in volo grazie alla loro bocca molto larga e alle loro innate abilità acrobatiche. Tuttavia, nonostante l’apparente somiglianza, restano comunque tre specie molto diverse, ognuna con le sue caratteristiche peculiari che le rendono assolutamente inconfondibili tra loro, perlomeno ad un osservatore interessato e attento. E questa cosa non è affatto scontata. Con una vita sempre più caotica e frenetica, sono ormai pochissime le persone che si fermano anche solo per un minuto e alzano gli occhi al cielo, per ammirare questi magnifici animali che si librano instancabili nell’aere, e anche quelli che lo fanno spesso non hanno la minima idea che si tratta di (almeno) tre specie differenti. Ovviamente, per queste persone si tratta sempre e soltanto di rondini, la specie di gran lunga più nota al grande pubblico. Da appassionato di uccelli fin da giovanissimo, io già a 6-7 anni discutevo in modo acceso con i miei compagni di classe delle elementari, che sostenevano che i nidi a coppa chiusa sotto i cornicioni della scuola fossero di rondine, quando invece io sapevo benissimo essere di balestruccio. E quante volte ho sentito delle mamme o dei papà spiegare al loro bambino curioso che gli uccellini che gridavano in cielo fossero rondini! Eh no, cari genitori! Prima di insegnare qualcosa ai vostri figli assicuratevi che l’informazione sia corretta. E questo vale ovviamente per tutte le cose. Piuttosto, se non lo sapete, meglio rispondere “non lo so”. Pensate che perfino un marchio commerciale importante come San Benedetto ha per decenni usato lo slogan pubblicitario “fidati della rondine” riferendosi ovviamente all’uccello rappresentato sul suo logo, anche se con quelle lunghe ali a falce si tratta indiscutibilmente di un rondone (e nemmeno molto stilizzato…).
N.C.S.: Non ci siamo!
Vediamo quindi, finalmente, le differenze più importanti tra queste tre specie, e come distinguerle senza alcun dubbio, iniziando con qualche foto di ciascuna.
Ecco la rondine comune (Hirundo rustica):
Ecco il balestruccio (Delichon urbica):
Ed ecco il rondone comune (Apus apus):
Innanzitutto, rondine e balestruccio sono “cugini”, essendo entrambi dei Passeriformi, mentre il rondone non è strettamente imparentato con i primi due, essendo invece imparentato con i colibrì (Apodiformi). Ma come vedete, anche solo esteticamente sono tre specie molto diverse. La rondine ha testa, parte superiore delle ali, dorso e collo neri con riflessi blu elettrico, un ventre bianco-beige, e una gola di un rosso mattone molto evidente. Inoltre ha una coda molto lunga con due penne esterne molto sottili e allungate (gli adulti), mentre le altre timoniere presentano una fila di macchie bianche che taglia trasversalmente la coda, e che sono visibili solo a coda aperta a ventaglio. Il balestruccio ha invece testa, parte superiore delle ali, e dorso con riflessi blu elettrico, mentre il ventre è totalmente bianco candido, così come collo, petto e gola. A differenza della rondine, il balestruccio ha le zampe piumate (di bianco), e una coda biforcuta ma senza le due timoniere lunghe e sottili, caratteristica molto evidente in volo. Inoltre il balestruccio ha un aspetto più tozzo rispetto alla rondine. Passando al rondone, in questo caso il piumaggio è completamente marrone scuro, con solo una zona più chiara sulla gola. Le ali della rondine e del balestruccio sono piuttosto lunghe e appuntite, ma quelle del rondone sono significativamente più lunghe e strette, con la tipica forma a mezzaluna (vedi logo San Benedetto sopra). La coda è corta e solo leggermente biforcuta. Ma la caratteristica che differenzia maggiormente il rondone dalle altre due specie sono senza dubbio le zampe. Se le zampe della rondine e del balestruccio, nonostante non siano molto robuste, sono comunque ancora adatte a posarsi su cavi, antenne, ringhiere e sul terreno (dove possono perfino camminare per brevi distanze), quelle del rondone sono invece molto corte e deboli, praticamente atrofizzate. Le zampe del rondone sono così corte e deboli che non permettono all’animale di decollare partendo da terra, potendo solo lanciarsi da una parete verticale dove erano precedentemente aggrappati grazie ai loro artigli. Questa loro caratteristica è la ragione del loro nome scientifico Apus, che significa proprio “senza piedi”.

I rondoni pertanto non si posano mai nè a terra nè su posatoi sottili come i cavi. In effetti, i rondoni si posano soltanto per nidificare! Sono gli uccelli più aerei al mondo, potendo volare ininterrottamente per mesi o anni. Fanno tutto in volo, mangiano, bevono, si accoppiano, e addirittura dormono!
Anche il comportamento aereo è differente. Delle tre specie, la rondine è quella che passa meno tempo in volo, e non è raro vederle canticchiare mentre sono posate su un cavo o sulla ringhiera di un balcone. Il volo della rondine è più leggiadro e ondeggiante delle altre due specie, ed è tipicamente anche quello a più basse quote, spesso sotto i 10 metri da terra. Il balestruccio è mediamente più aereo della rondine, e il suo volo è più alto (20-50 metri da terra) e meno acrobatico e leggiadro. Il rondone, come già detto in precedenza, è l’uccello più aereo al mondo. Il suo volo può essere molto veloce (oltre i 110km/h in volo battuto, 170km/h in picchiata) e acrobatico allo stesso tempo. Le sue ali sono simili a quelle dei colibrì, con un’eccezionale mobilità della spalla, e gli consentono una manovrabilità assolutamente eccezionale. Il volo dei rondoni è quello a più alta quota delle tre specie, spingendosi regolarmente anche fino a 2500 metri (solitamente all’alba e al tramonto). Ecco uno stormo di rondoni:
Ecco invece un disegno che mostra le differenze in volo di questre tre specie:
Ma non è tutto. Infatti, anche la nidificazione è differente, e tra l’altro rispecchia le tre differenti altitudini del volo. La rondine è quella che nidifica più in basso delle tre (anche a meno di 3 metri dal suolo), ed è anche quella più approcciabile dagli esseri umani. Il suo nido è a forma di coppa, è fatto di fango e fili d’erba secca, ed è tenuto assieme dalla saliva dell’animale. È adeso alla parete di un edificio, solitamente sotto un cornicione, un balcone, o nelle gallerie di passaggio sotto le case. Ecco alcuni nidi di rondine:


Il nido di balestruccio è fatto sempre di fango e saliva come la rondine, ma contiene molte meno pagliuzze. Inoltre è completamente chiuso eccetto una piccola apertura da cui vanno e vengono gli uccelli. I nidi sono posizionati solitamente molto più in alto di quelli delle rondini, solitamente a più di 6-7 metri d’altezza sotto i cornicioni degli edifici o sotto i balconi alti, spesso in grandi colonie. Ecco dei nidi di balestruccio:
I rondoni invece nidificano ancora più in alto, se possibile, ma non costruiscono un nido vero e proprio, sfruttando semplicemente delle cavità naturali negli edifici (specialmente quelli storici). Infatti il rondone non si posa a terra nè sugli alberi, e quindi reperire i materiali per costruire il nido gli è praticamente impossibile (ma alcuni rondoni asiatici costruiscono il nido con la sola saliva!).
I rondoni contano moltissimo su queste cavità, e per aiutarli in molte città sono state costruite delle casette artificiali apposite, come queste:
E infine veniamo all’ultima differenza macroscopica: il richiamo. Ovviamente, ognuna delle tre specie ha richiami tipici caratteristici. Il modo migliore per farvi apprezzare le differenze è ovviamente con dei video da YouTube.
Ecco il chiacchiericcio della rondine:
Ecco il richiamo “scricchiolante” del balestruccio:
Ed ecco infine le acute grida del rondone, senza dubbio uno dei suoni estivi più inconfondibili del nostro Stivale:
E questa è la mia guida rapida per distinguere “al volo” queste tre specie simili ma allo stesso tempo diversissime che solcano costantemente i nostri cieli nella bella stagione.
A presto e grazie della lettura!
👍
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