Scopriamo il genere Pavo

Al genere Pavo appartengono due uccelli che non hanno certo bisogno di presentazioni, ovvero il pavone blu o pavone indiano (Pavo cristatus) e il pavone verde o pavone indonesiano (Pavo muticus). Uccelli tropicali assolutamente magnifici, sono stati importati ormai un po’ in tutto il mondo a scopo ornamentale, specialmente il pavone indiano. Queste due specie, piuttosto simili, sono praticamente l’emblema del dimorfismo sessuale nel mondo aviano, con i maschi enormemente più appariscenti delle femmine, specialmente grazie all’incredibile lunghezza delle piume copritrici della coda. Infatti, a differenza di quanto molti credono, quelle piume lunghissime non sono le timoniere, e non sono nemmeno erettili. Il pavone maschio infatti le solleva utilizzando le vere timoniere (la coda). Ma prima di proseguire, vediamo la classificazione tassonomica del genere Pavo:

Aves -> Galliformes -> Phasianidae -> Pavo

I pavoni sono quindi dei galliformi, lo stesso ordine a cui appartengono galline, tacchini, fagiani, quaglie, ecc, e sono uccelli terricoli, non migratori, e che volano soltanto se davvero necessario e per brevi distanze. Vediamo ora le singole specie nel dettaglio.

Pavone indiano

Un maschio con le copritrici aperte “a ruota” Fonte
Un maschio con le copritrici abbassate Fonte
Primo piano della testa di un maschio. Notare lo strano ciuffo di piume. Fonte
Una femmina Fonte
Una femmina Fonte

Dalla punta del becco all’estremità delle timoniere, un pavone maschio adulto misura dai 100 ai 115 cm di lunghezza, ma aggiungendo le lunghissime copritrici arriva anche a 225 cm di lunghezza. Il peso si aggira sui 4-6 kg. La femmina è leggermente più piccola, arrivando a 95 cm di lunghezza (non hanno le timoniere extra dei maschi), e ad un peso di 2,75-4 kg. L’apertura alare dei maschi può arrivare a 130cm. Come accennavo prima, le lunghe piume del maschio non sono erettili, ma vengono sollevate dalla vera coda che spesso rimane coperta dalle prime. Mentre il maschio la “la ruota”, è possibile vedere la coda se ci si mette dietro di lui, come in questa foto:

La vera coda del maschio, vista da dietro Fonte

Le lunghe copritrici hanno barbule molto rade per quasi tutta lunghezza, ma all’estremità hanno degli ocelli iridescenti meravigliosi, come si vede da questa foto da distanza ravvicinata:

Siccome le copritrici sono di varie lunghezze scalate, si ottiene una ruota uniformemente ricoperta da questi ocelli, ottenendo un effetto molto scenografico. Tuttavia, come accade per moltissime altre specie di uccelli, questi colori e queste iridescenze sono solo un’illusione ottica, dal momendo che questi vengono creati da un fenomeno di diffrazione della luce solare sulla microstruttura delle piume.

Lo stesso fenomeno che produce l’iridescenza dei CD!

Il pavone maschio ovviamente allarga le copritrici per attirare le femmine, e quindi solo durante il periodo riproduttivo. Mentre apre la ruota, fa vibrare le ali e le copritrici, emettendo una specie di fruscìo. Come il pavone che si mette in mostra (si pavoneggia!) in questo video:

È stato dimostrato da vari esperimenti che le femmine scelgono il maschio principalmente in base alla qualità del suo piumaggio, specialmente quello delle lunghe copritrici. In uno di questi esperimenti, ad un maschio sono stati rimossi alcuni ocelli della ruota, e questo ha diminuito nettamente l’interesse riproduttivo da parte delle femmine. Un piumaggio intatto e curato è infatti indice di buona salute e qualità genetica del maschio, anche perché un maschio più in forma ha più probabilità di individuare in tempo un predatore e anche di fuggire prima che questo possa strappargli le piume nel tentativo di catturarlo.

I pavoni sono uccelli poligami e piuttosto sociali, muovendosi in gruppi di 4-6 individui (1 maschio e il suo harem di femmine). Durante la stagione riproduttiva (che coincide con quella dei monsoni) i maschi si riuniscono ed effettuano la ruota tutti assieme, e le femmine vanno a fargli visita per osservarli da vicino. Dopo aver scelto il maschio, la femmina accetta di accoppiarsi con lui. Dopo l’accoppiamento la femmina depone 4-8 uova bianco-beige (peso medio per uovo: 100 g) in una depressione del terreno, e le cova da sola per 28 giorni (il maschio è troppo appariscente e troppo ingombrante per covare!). Alla schiusa i pulcini sono precoci come quelli di tutti gli altri galliformi, e abbandonano il nido per seguire la madre fino allo svezzamento. In ogni caso, la madre li guida soltanto, ma si nutrono da soli. Cosa curiosa, la femmina abbandona il nido di solito dopo la schiusa del quinto pulcino, lasciando morire i ritardatari. I pulcini alla nascita pesano circa 120 grammi, e restano con la madre per circa 9 mesi. Talvolta i pulcini saltano sulla schiena della madre che li porta in salvo dai predatori anche in volo, ad esempio sui rami alti degli alberi. I due sessi sono indistinguibili per i primi 12-18 mesi, e i giovani sono sessualmente maturi a 2-3 anni di età.

Una femmina con due pulcini Fonte
Due pulcinotti Fonte

I pavoni sono uccelli molto robusti e adattabili, molto facili da allevare in cattività. Sono onnivori, e in cattività possono essere tranquillamente alimentati con i comuni mangimi per polli. Negli allevamenti sono state anche selezionate colorazioni diverse, come la super cangiante varietà bianca:

Oppure la variante “opale”, più scura e con ocelli grigiastri:

Il pavone indiano è un buon volatore, nonostante il notevole ingombro delle copritrici caudali del maschio. Come tutti i galliformi, anche il pavone ha zampe robuste e ali forti, che gli consentono decolli quasi verticali. Nonostante ciò, è un uccello terricolo, e che vola solo per superare ostacoli fisici (fiumi, case, ecc), per andare sui rami alti degli alberi a dormire di notte o riposare di giorno, o per fuggire a pericoli improvvisi. In volo, perfino i maschi sono molto agili, e tengono la coda piuttosto aperta ma le copritrici caudali molto vicine tra loro, in modo da ridurre l’attrito aerodinamico. Il decollo è molto rumoroso, e una volta in volo sono veloci e diretti.

Un maschio in volo. Notare le remiganti primarie arancioni Fonte

Ecco un pavone che decolla da un cavo sospeso (slow motion):

Ecco dei pavoni che planano giù da una collina al richiamo del loro allevatore:

Quindi sì, anche i pavoni volano! Anche se molti sono convinti del contrario.

Il richiamo amoroso dei pavoni indiani maschi è molto potente e caratteristico, impossibile che non l’abbiate già sentito in vita vostra almeno una volta:

Quello della femmina è leggermente diverso e anche meno frequente:

I pavoni possono anche essere dei buoni animali domestici, a patto di fornirgli tutto lo spazio di cui necessitano (specialmente per i maschi). Le loro uova fecondate sono molto facili da reperire presso allevamenti specifici, ed è possibile acquistarle anche online al costo di 10€ a uovo. Se vi interessa, ecco uno dei siti che li vende.

Ed ecco una mini guida di YouTube in cui vi spiegano qualche trucco su come tenere i pavoni come animali domestici:

Infine, non si può non citare il fatto che il pavone indiano è stato designato come l’uccello nazionale dell’India nel 1963.

E passiamo ora all’altra specie, il pavone indonesiano. Ecco come si presentano i due sessi:

Un maschio a ruota aperta Fonte
La testa di un maschio, con cresta abbassata Fonte
Una femmina Fonte

Come si nota dalle foto, in questa specie il dimorfismo sessuale è un po’ meno marcato rispetto al pavone indiano. Infatti, anche la femmina è piuttosto sgargiante, e ha anche lei le piume copritrici caudali iridescenti, anche se molto più corte di quelle del maschio. Rispetto al pavone indiano maschio, il maschio di pavone indonesiano pesa leggermente meno, 3,8-5 kg, ma le sue piume sovracaudali sono più lunghe, portandolo ad una lunghezza complessiva di anche 250cm. La femmina è leggermente più piccola e leggera (da becco a coda, non contando le lunghe copritrici sovracaudali del maschio). L’aspetto è un po’ diverso da quello del pavone indiano, con petto, collo e testa verdi anziché blu, e una cresta più lunga e di forma diversa. L’apertura alare è inoltre maggiore, e nei grossi maschi può arrivare a 160cm. Questa specie è apparentemente più aerea, ed è osservata in volo più spesso. È anche in grado di restare in volo per distanze maggiori. La biologia del pavone indonesiano è molto simile a quella del pavone indiano (poligamia, riproduzione, alimentazione, ecc) e pertanto non è il caso di riscrivere le stesse cose due volte. Il richiamo tipico del maschio è però un po’ diverso:

Il pavone indonesiano è meno conosciuto e studiato di quello indiano, e anche molto più a rischio estinzione. Infatti, e purtroppo, la popolazione selvatica è in forte diminuzione, e non è nemmeno molto diffuso in cattività.

I pavoni, entrambe le specie, sono uccelli talmente magnifici e iconici che hanno sempre avuto una forte influenza sulla mitologia e sulle credenze religiose di molti popoli. Ad esempio, nella mitologia greca e in quella romana il pavone era simbolo della dea Giunone/Era, a causa del mito di Argo: il piumaggio della coda del pavone maschio deriverebbe dal gigante Argo Panoptes, un essere dotato di cento occhi. Alla sua morte per mano di Ermes, Era avrebbe posto i suoi occhi sulla coda del suo animale sacro per omaggiarne il sacrificio.

Nella tradizione cristiana, a seconda dei contesti, questo uccello ha assunto vari significati. Secondo la tradizione più antica, che arrivò in Europa dall’India, il pavone, con gli occhi e il colore della sua splendida ruota, evoca il cielo stellato e quindi il luogo che accoglie il defunto nella sua apoteosi. Collegato al significato di cielo stellato, il pavone può anche essere simbolo di immortalità e di Cristo stesso, in quanto si credeva che le carni dell’animale, dopo la morte, non si deteriorassero. Quindi questo animale può essere anche simbolo della rinascita spirituale e della resurrezione. Inoltre, i suoi mille occhi sono stati considerati emblema dell’onniscienza di Dio. Quando è raffigurato con la ruota abbassata e chiusa, il pavone rappresenta anche l’umiltà, ricordando chi, non dando importanza all’esteriorità, vuole dedicare la propria vita a ciò che veramente ha un valore eterno. Al contrario, il pavone raffigurato con la ruota aperta ha lo stesso significato che oggi gli attribuisce il linguaggio comune, ossia la vanità, la superbia, l’ipocrisia, la vanagloria (come ad esempio il verbo “pavoneggiarsi”). Nell’alchimia, il pavone è invece simbolo di totalità perché nella sua coda sono riuniti tutti i colori.

Ovviamente in India, la terra dei colori, il pavone ha da sempre un fortissimo significato religioso e mistico. Ad esempio, la dea della guerra a sei teste, Karttikeya, viene sempre raffigurata i groppa ad un pavone maschio:

E queste sono solo alcuni dei significati tradizionali associati al pavone.

Insomma, di sicuro un animale che non è mai passato molto inosservato, anche perché è praticamente impossibile non notarlo!

Bene, e anche per i pavoni è tutto.

A presto e grazie della lettura!

Fonte 1, Fonte 2, Fonte 3, Fonte 4, Fonte 5.

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