La respirazione degli uccelli è molto più complessa ed efficiente della nostra. Innanzitutto, i polmoni degli uccelli non sono “gonfiabili” come i nostri, ma sono fissi. A gonfiarsi e sgonfiarsi sono invece le sacche d’aria, che sono 9 e hanno funzioni diverse. In questo modo i polmoni ricevono sempre aria fresca, e l’aria esausta e quella fresca non si mischiano mai. In pratica è come se i nostri polmoni funzionassero a 2 tempi, mentre i loro a 4 tempi.
Vediamo le fasi della respirazione.
A) Inalazione 1

L’aria fresca entra e riempie le sacche addominali e toracico-caudali. Inoltre inizia a passare dai polmoni.
B) Esalazione 1

L’aria fresca esce dalle sacche addominali e toracico-caudali, passa completamente dai polmoni, ma come vedi non fa il percorso di prima. Ora è quindi aria esausta.
C) Inalazione 2

Nuova aria fresca (blu) entra e segue lo stesso percorso della fase A (inalazione 1). L’aria esausta di prima (gialla) viene spinta fuori dai polmoni e si posiziona nelle sacche intraclavicolari e cranio-toraciche.
D) Esalazione 2

Mentre l’aria fresca (blu) entra nei polmoni dalle sacche posteriori, l’aria esausta (gialla) viene spinta fuori dalle sacche anteriori e quindi nella trachea. Come vedete l’aria resta nell’animale per due cicli prima di essere espulsa. Questo sistema permette agli uccelli di volare a quote impensabili e di mantenere il metabolismo elevato necessario per il volo.
Gli uccelli non smettono mai di sorprenderci!
Molto interessante. Questo è vero per tutti gli uccelli, immagino.
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Tutti, dal primo all’ultimo, compresi quelli incapaci di volare😉
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