I gabbiani sono uccelli acquatici dell’ordine dei Charadriiformi. Esistono 54 specie di gabbiani, suddivise in 11 generi, ed è possibile trovarli un pò in tutto il mondo. A differenza di molti altri uccelli marini, i gabbiani raramente vanno in mare aperto, mentre al contrario è possibile trovarli anche centinaia di chilometri nell’entroterra.
I gabbiani sono uccelli intelligenti, curiosi, scaltri e in grado di cogliere tutte le occasioni che gli si presentano. Utilizzano sofisticati sistemi di comunicazione e vivono in complesse strutture sociali. Sono poi uccelli monogami per la vita, ovviamente a meno che uno dei due partner muoia prematuramente. Inoltre hanno addirittura una specie di loro cultura, perchè i giovani imparano dagli adulti i trucchi della sopravvivenza. I gabbiani (le specie più grandi) sono anche animali molto longevi, potendo vivere fino 50 anni, e questo gli permette di accumulare un’esperienza di vita pluridecennale. Sono quindi animali molto più “avanti” di quanto certi cartoni animati ci vogliano far credere. Un esempio è il film d’animazione “Alla ricerca di Nemo”, dove i gabbiani vengono rappresentati come uccelli estremamente stupidi e senza cervello:

Sono onnivori, e ormai si sono abituati a mangiare praticamente di tutto, soprattutto vicino agli insediamenti umani. Spesso rubano il cibo alle persone (anche dalle mani) e sono aggressivi, specialmente vicino al loro nido.

Le specie più grandi sono dei predatori apicali, e sono in grado di cacciare e uccidere molti animali più piccoli, come piccioni, topi, ratti, conigli, e anche pulcini di altri gabbiani.

Ed ecco il relativo video:
Incredibile la dimensione delle cose che possono ingoiare!
Poi, come molti altri uccelli marini, anche i gabbiani possono bere l’acqua di mare, perché hanno delle speciali ghiandole nella testa che concentrano il sale “estraendo” l’acqua dolce. Il sale, sotto forma di salamoia concentrata, viene poi espulso dal naso.
Nonostante siano uccelli perfettamente acquatici, con zampe palmate, piumaggio totalmente impermeabile, e capacità appunto di bere acqua salata, i gabbiani non hanno particolari abilità subacquee, in quanto il loro galleggiamento è molto efficiente e non gli permette di andare sott’acqua facilmente. Quindi si limitano a prede appena sotto il pelo dell’acqua. Sono tuttavia dei buoni camminatori, avendo zampe piuttosto robuste. Per quanto riguarda le abilità aeree, i gabbiani appartengono alla seguente “categoria di ala”:
“Ala lunga e appuntita e con braccio lungo.
A questa categoria appartengono moltissimi uccelli marini. Queste ali permettono di sfruttare meglio i venti marini che vengono sollevati dalle onde. Un braccio lungo rende l’ala molto pesante e rigida, permettendo di controllare meglio i forti venti marini. Solitamente sono uccelli che sbattono molto poco le ali, potendo volare anche per giorni sfruttando solo la portanza naturale delle correnti. L’agilità solitamente è ridotta e il decollo in condizioni di calma di vento può essere molto difficile, specialmente nelle specie più grandi.” Fonte
I gabbiani, anche solo in condizioni di brezza leggera, possono restare in aria per molto tempo senza sforzo, e molte specie sono migratrici e/o vaganti. L’agilità è buona, specialmente per le specie più piccole, le quali possono talvolta catturare piccole prede in volo.
La specie più piccola, il gabbianello (Hydrocoloeus minutus), pesa attorno ai 120 grammi, la più grande, il mugnaiaccio (Larus marinus), arriva a ben 1,75kg e 170cm di apertura alare. I gabbiani nidificano in grandi e chiassose colonie in luoghi abbastanza elevati e pianeggianti, e depongono 2–3 uova in un nido raffazzonato. Vengono covate da entrambi i genitori per 22-26 giorni.

I pulcini sono piuttosto precoci, e nel nido ci restano ben poco. Già dopo pochi giorni sono in grado di camminare, e iniziano ad esplorare intorno al nido, tuttavia non allontanandosi mai troppo. I pulcini di tutte le specie sono dei batuffoli grigi a macchie nere con le zampe e becco neri.

Vengono nutriti da entrambi i genitori fino all’involo e iniziano a riprodursi solo dopo 3–4 anni. Anche il loro piumaggio diventa quello adulto dopo 3 o 4 anni, cambiando progressivamente da quello marroncino degli esemplari immaturi a quello tipicamente bianco-nero/grigio degli adulti.

I gabbiani sono senza dubbio tra gli uccelli di maggior successo al mondo, perchè hanno imparato a convivere con l’uomo, e a nutrirsi dei suoi scarti (e non solo degli scarti…). E ormai hanno praticamente conquistato il pianeta.

Diverse specie di gabbiano sono ormai diventate invasive già da alcuni decenni, e ormai è possibile trovarli stabilmente in molte città anche piuttosto lontane dal mare. In Italia è possibile incontrare almeno 10 delle 54 specie di gabbiano, ma le più diffuse e invasive da noi sono sicuramente queste tre specie:
Il gabbiano testanera (Chroicocephalus ridibundus):
Ecco il suo areale di distribuzione:
La gavina (Larus canus):
Ecco il suo areale di distribuzione:
Il gabbiano reale zampegialle (Larus michahellis):
Ecco il suo areale di distribuzione:
Il gabbiano reale zampegialle è sicuramente la più invasiva e aggressiva delle delle tre, e la quasi totalità delle aggressioni ai danni di ignari passanti che si sono avvicinati ai loro nidi, o che semplicemente stavano mangiando un boccone al volo all’aria aperta, sono dovute a questa specie. Tuttavia, dobbiamo tenere bene a mente che nonostante la loro aggressività sono comunque specie protette, ed è illegale ferire o uccidere questi uccelli. Nonostante ciò, in casi estremi sono proprio gli enti locali a intraprendere campagne di allontanamento e deterrenza per questi gabbiani, a volte utilizzando rapaci addestrati che, oltre a poter efficacemente catturare i gabbiani, li fanno desistere dal nidificare. A volte si raggiungono le loro colonie per distruggere le loro uova e quindi ridurre la loro proliferazione incontrollata. Infatti spesso sono predatori apicali e in molte zone antropizzate non hanno praticamente predatori naturali.
Ecco un video che mostra dei falconieri pagati per passeggiare per le strade in modo da spaventare i gabbiano con i loro rapaci:
Ecco qualche video dal tubo che mostra chiaramente l’aggressività e l’ingordigia di questi uccelli:
Ed ecco invece un video molto interessante del canale ZooSparkle (che seguo) che parla proprio dei gabbiani e della loro invasività e aggressività nelle nostre città:
Quindi, se vi voleste lamentare dei poveri e innocui piccioni, sappiate che i gabbiani sono mooolto peggio!
E infine, non si può non menzionare il canale YouTube “Feeding Steven”. In pratica un ragazzo ha cominciato a dar da mangiare a un gabbiano (che ha chiamato appunto Steven) dalla finestra di camera sua, ovviamente filmando il tutto. Incredibile il numero di visualizzazioni che riesce a fare questo tizio, che ha ormai più di 900.000 iscritti. Lo invidio molto e davvero non capisco come il fatto di dar da mangiare ad un gabbiano selvatico possa attirare così tanta gente, boh. Va bene 3 video, anche 10, ma dopo il 200esimo non so davvero come si possa ancora fare views! Questo dimostra ancora una volta che non importa cosa vendi, ma COME lo vendi. Complimenti a lui, davvero! La mia è solo invidia.
Bene, e anche per oggi è tutto.
A presto e grazie della lettura!