Oggi vorrei parlarvi di una famiglia di uccelli tropicali sconosciuti ai più, ovvero i rondoni arboricoli, appartenenti al genere Hemiprocne, che comprende in totale 4 specie: il rondone arboricolo crestato (Hemiprocne coronata), il rondone arboricolo dorsogrigio (Hemiprocne longipennis), il rondone arboricolo minore (Hemiprocne comata), e il rondone arboricolo baffuto (Hemiprocne mystacea).
Vediamo quindi la classificazione scientifica:
Aves (uccelli) -> Apodiformes (ordine comprendente i rondoni, i rondoni arboricoli, e i colibrì) -> Hemiprocnidae -> Hemiprocne.
I rondoni arboricoli, come i loro cugini rondoni “propriamente detti”, sono uccelli di dimensioni relativamente piccole (vanno dai 15 ai 30cm di lunghezza, e non superano gli 80 grammi di peso) e con ali molto lunghe e appuntite, cosa che li rende degli eccellenti volatori. Anche i rondoni arboricoli, come i rondoni, sono predatori aerei, e si nutrono esclusivamente di insetti che catturano in volo con notevoli acrobazie. Sia rondoni che rondoni arboricoli nascono inetti, e vengono nutriti da entrambi i genitori fino all’involo. Inoltre entrambi i genitori covano le uova. Ma le somiglianze finiscono qui.
Vediamo quindi le caratteristiche peculiari che rendono i rondoni arboricoli molto diversi dai rondoni “propriamente detti”:
- i rondoni arboricoli sono uccelli più colorati e più “disegnati” dei rondoni. Questi ultimi infatti sono praticamente tutti marrone/nero o marrone/nero/bianco. Le piume dei rondoni arboricoli sono più morbide e hanno tutti o cresta o “baffi”, o entrambi;
- i rondoni arboricoli hanno code molto lunghe, sottili e profondamente biforcute, molto più simili a quella delle rondini piuttosto che alle corte code dei rondoni;
- a differenza dei rondoni canonici, i rondoni arboricoli hanno zampe prensili, e possono quindi posarsi sugli alberi (da cui il nome “arboricolo”), cosa che i rondoni non possono fare. I rondoni infatti possono soltanto “appendersi” alle superfici verticali e ruvide;
- i rondoni arboricoli si distinguono dai rondoni per altri dettagli dello scheletro, come la forma del cranio e del palato, e per il numero di penne delle ali;
- i rondoni arboricoli presentano dimorfismo sessuale nella colorazione, mentre i rondoni no. I rondoni arboricoli maschi hanno le guance e/o la gola rosso mattone, mentre le femmine non presentano questo colore;
- i rondoni arboricoli sono tutti prevalentemente tropicali e stanziali, mentre i rondoni vivono anche a latitudini maggiori e spesso sono migratori;
- i rondoni arboricoli nidificano sugli alberi (costruiscono un nido davvero minuscolo), mentre quasi tutti i rondoni costruiscono un nido di saliva su una parete verticale, naturale o artificiale, oppure sfruttano semplicemente delle cavità, senza costruire alcun nido;
- i rondoni depongono più di un uovo, mentre i rondoni arboricoli soltanto uno. Fonte
Detto questo, vediamo quindi le 4 specie in questione.
Rondone arboricolo crestato (Hemiprocne coronata)




Ecco la sua distribuzione geografica:
Rondone arboricolo dorsogrigio (Hemiprocne longipennis)



Ecco la distribuzione geografica di questa specie:
Rondone arboricolo minore (Hemiprocne comata)



In questo video potete osservare una coppia che si da il cambio sul minuscolo nido per scaldare il pullo. La femmina prende il posto del maschio in modo fulmineo. E’ incredibile come il pullo riesca a stare in equilibrio così precario fin dalla nascita. Inoltre il loro colore è molto mimetico, tanto da sembrare un ramo secco.
In questo video si vede invece una femmina che ripara il nido, ed è impossibile notare le sue minuscole dimensioni. Il nido è sufficiente per ospitare un solo uovo.
In quest’ultimo video si vedono due maschi (ma potrebbe essere lo stesso esemplare) che atterrano su un ramo in slow motion:
Ecco la distribuzione geografica di questa specie:
Rondone arboricolo baffuto (Hemiprocne mystacea)



Ecco la distribuzione geografica di questa specie:
Concludendo, i rondoni arboricoli sono uccelli molto particolari, interessanti e poco conosciuti, perfino dagli ornitologi. Infatti, alcuni dettagli della loro biologia sono ancora sconosciuti. Ad oggi comunque, nessuna delle quattro specie sembra essere a rischio estinzione nè tantomeno in declino, quindi forse riusciremo a studiarle meglio, prima o poi.