La vista degli uccelli è notevolmente migliore di quella degli esseri umani, e sono anche in grado di vedere la luce UV invisibile all’occhio umano.
La capacità visiva degli uccelli però non si ferma qui. Poiché molti uccelli catturano le loro prede in aria, per riuscire a catturarle devono poter distinguere un gran numero di dettagli nei movimenti. Mentre uno spettatore umano percepisce ciò che accade su uno schermo cinematografico come un movimento uniforme quando in realtà guarda immagini che si susseguono a una velocità di 24 fotogrammi al secondo, gli uccelli sono in grado di vedere molti più fotogrammi al secondo di noi. Il nostro limite di percezione è di circa 50 Hz.
Ma quanto “velocemente” vedono gli uccelli realmente?
Gli scienziati delle università di Uppsala e Stoccolma hanno condotto esperimenti di laboratorio con cinciarelle (foto sotto) e pigliamosche, e hanno addestrato gli uccelli a nutrirsi sotto lampade LED che lampeggiavano da frequenze di 50 Hz (ovvero 50 volte al secondo) fino a 2000 Hz, una frequenza che dovrebbe apparire come un flusso di luce uniforme a tutti gli organismi viventi.
All’inizio dell’esperimento agli uccelli veniva offerto cibo solo con una lampada funzionante a 50 Hz e gli uccelli impararono che il cibo si poteva avere solo con quella luce. Dopo di che la frequenza di sfarfallio della luce è stata aumentata gradualmente fino a quando gli uccelli non sono stati più in grado di distinguere la lampada sotto la quale si trovava il cibo.

Sulla base della massa corporea e del tasso metabolico, gli scienziati hanno previsto che il discernimento tra le frequenze di sfarfallio delle lampade da parte degli uccelli nell’esperimento avrebbe avuto un massimo a 100 Hz. Gli uccelli tuttavia hanno superato significativamente il numero teorico, indicando che lo sviluppo di una capacità visiva rapida è stato un tratto favorevole nell’evoluzione.
Negli esperimenti, la cinciarella poteva distinguere in media 129 Hz, mentre un pigliamosche ha raggiunto l’incredibile valore di 146 Hz. Questi risultati superano i dati finora noti sui vertebrati di quasi 50 Hz. La capacità visiva degli uccelli, inoltre, dipendeva anche dall’intensità della luce delle lampade: con una luce più debole la capacità di discernimento degli uccelli era minore. Questo può spiegare perché le cince e i pigliamosche sfruttano il più possibile la luce del giorno, poiché l’attività degli insetti è maggiore e la loro rapida capacità visiva può essere utilizzata al meglio per catturare la preda.
Le specie a cui appartengono gli uccelli dell’esperimento sono buoni volatori e sono molto abili nel manovrare nella fitta boscaglia ma, mentre le cince cercano preferenzialmente il cibo nelle chiome degli alberi, i pigliamosche catturano la loro preda direttamente in aria e quindi la loro maggior capacità di distinguere rapidamente gli oggetti aiuta a elaborare le informazioni visive nella boscaglia e a rispondere ai movimenti della preda. Fonte
Le incredibili acrobazie aeree degli uccelli in volo, che ci sembrano quasi impensabili, sono possibili solo grazie alle loro ottime capacità visive. In pratica è come se gli uccelli vedessero il mondo al rallentatore!
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