La casa perfetta per ogni specie

Ciao a tutti! Oggi affronterò un tema che mi sta molto a cuore, ovvero quello della scelta o della progettazione e costruzione della “casa” perfetta per ogni specie di uccello, o quantomeno quella minima accettabile per garantirgli una vita decente. Non ho detto “gabbia” di proposito, dal momento che non tutte le case per uccelli hanno le sbarre. E, ovviamente, quando parlo di “casa per uccelli” non intendo le casette in legno da appendere ai tronchi degli alberi per far nidificare gli uccelli selvatici, ma intendo esclusivamente l’alloggio domestico per uccelli perfettamente domestici.

Ora, perché mi sta così tanto a cuore questo argomento? Per vari motivi, eccoli elencati:

  • Perché ogni specie ha le sue specifiche necessità, quindi non tutte le case per uccelli sono adatte a tutte le specie. Spesso le gabbie commerciali sono pensate soltanto per uccelli quali canarini e pappagalli;
  • Perché le case in commercio sono sempre gabbie con sbarre, se piccole, o voliere con rete metallica, se grandi, ma a volte sia sbarre che rete metallica possono essere un problema;
  • Perché non sempre é possibile trovare in commercio delle case per uccelli adatte ai nostri spazi e ambienti domestici;
  • Perché le gabbie e le voliere commerciali sono spesso di qualità molto bassa, e prive di accessori fondamentali (spesso difficili da aggiungere in seguito);
  • Perché le gabbie e le voliere commerciali sono spesso poco pratiche sia da pulire che manutenere.

Quando circa tre anni fa ho adottato la mia prima coppia di colini (o quaglie) della California mi sono scontrato realmente con questi problemi importanti, e mi sono accorto in breve tempo che in commercio non esisteva nessuna gabbia di dimensioni medio/piccole che fosse adatta allo stile di vita di questi uccelli. E vi assicuro che ho fatto estese ricerche! Semplicemente non esiste. Se infatti provate a cercare su google “quail cage” vi vengono fuori soltanto queste terribili prigioni di metallo:

Non potrei mai mettere i miei animali in un lager del genere! Queste gabbie sono pensate per gli allevatori di quaglie del genere Coturnix, come la diffusissima quaglia giapponese (Coturnix japonica) da uova d da carne. Alla stragrande maggioranza degli allevatori di quaglie, del loro benessere psicofisico non frega assolutamente nulla. Per loro questi animali sono solo business, e meno spazio occupano, più ne possono tenere. Animali che adorano il sole costretti a vivere in stanze buie e tristissime, che adorano razzolare nella terra polverosa, constretti a camminare su una terribile griglia metallica. Forse una casa adatta alle quaglie giapponesi potrebbe essere qualcosa del genere:

Ampia, luminosa, con la rampa verso un riparo per le intemperie, e con il fondo aperto, per poterle far stare nell’erba o sulla nuda terra. Inoltre la rete è morbida, per ridurre il rischio di trauma cranico in caso di un loro decollo verticale esplosivo. E notate bene, questa “reggia” è venduta come pollaio mobile per galline! Ma sarebbe assolutamente perfetta per alloggiare una decina di quaglie Coturnix. Certo, poi per recuperare le uova dovrete fare i contorsionisti, ma è un piccolo sacrificio per il loro benessere. E dovrete anche stare attenti a non farle scappare, se un po’ selvatiche, perché la porta grande non ha l’atrio di sicurezza, che TUTTE le grandi voliere dovrebbero avere ma che è spessissimo assente in tutte quelle commerciali.

Tornando alle mie californiane, questi sono uccelli enormemente diversi dalle Coturnix, nonostante vengano chiamate comunemente “quaglie” della California. Sono infatti uccelli che volano più spesso e che hanno un volo molto più agile. Inoltre, contrariamente alle Coturnix, le Callipepla sono uccelli che percano regolarmente (“to perch”, in inglese), ad esempio andando sugli alberi a dormire tutte le notti (ma non solo). Ma sono comunque uccelli molto terricoli che hanno bisogno di “rotolarsi” a terra, una delle loro attività preferite. Quindi hanno bisogno di una casa idealmente cubica, con molti posatoi e con una base molto ampia. E indovinate? Una gabbia così, che non sia troppo grande, NON ESISTE! O te la costruisci da solo o “ti attacchi”. E io, che sono costantemente affetto dalla “sindrome di Geppetto”, ovviamente non mi sono fatto scoraggiare. Dopo un progetto mentale durato un mese, ho comprato i materiali e in 4 giorni ho costruito una voliera su misura sia per il mio balcone, sia per le quaglie californiane. E questo è il risultato (ma ve ne avevo già parlato in passato):

N.B.: se il legno non è di ottima qualità e super impermeabilizzato, puntate su plastica e metallo, durano molto di più.

Questa voliera è chiaramente da esterno. Per i miei colini indoor le soluzioni commerciali sono assolutamente inadatte, specialmente a causa delle sbarre. Sono infatti uccelli che scavano molto buttando in giro tutto, e con una gabbia “standard” la mia casa diventerebbe un disastro! Come vi avevo raccontato qualche post fa, la mia attuale soluzione ideale è la seguente:

Questa casa l’ho progettata e costruita partendo da due scatoloni giganti IKEA in PE, e ha i seguenti vantaggi:

  • È abbastanza ampia per tre colini;
  • È ben illuminata dall’esterno (la lampada solare UV riscaldante è all’esterno, e gliela accendo quando le libero);
  • Ha molti posatoi e dalla giusta sezione per loro, visto che percano ma non hanno una presa molto solida;
  • I posatoi sono messi in posizione tale che non ci possano fare la cacca sopra;
  • Ha uno spesso fondo di sabbia fine per uccelli, facile da setacciare per la pulizia e che loro adorano;
  • La riserva d’acqua è in una posizione in cui non ci finisce dentro nulla (fondo, piume, cacca, semi);
  • Ha abbastanza finestre con rete morbida per l’aerazione, ma in alto e non troppe, per evitare che razzolando mi buttino tutto in giro.

Vi assicuro che in commercio una cosa del genere ve la potete scordare! Lo so, non è enorme, ma contate che le mie quaglie le libero molto spesso per casa, dove possono sgranchirsi per bene. Se e quando adotterò un’altra specie, prima valuterò attentamente le sue necessità, e poi probabilmente mi accorgerò che non esiste una casa veramente adatta nemmeno per quella specie, e finirò ancora per costruirne una ad hoc fai da te.

Quindi, visto che ogni specie ha le sue necessità peculiari, vediamo quindi le caratteristiche di massima che dovrebbe avere la casa ideale per ciascuna delle specie o tipologie di uccelli più diffuse in ambito domestico.

PAPPAGALLI

Questi uccelli, tra i più diffusi in cattività, sono animali molto intelligenti, che mal si adattano a gabbie piccole e prive di stimoli. I pappagalli hanno costante bisogno di interagire con qualcuno, che sia un umano o un loro simile. In commercio ci sono moltissime gabbie/voliere fatte apposta per pappagalli, tipo questa:

Gabbie del genere sono molto costose, perché devono essere particolarmente robuste per resistere al potente becco uncinato dei grossi pappagalli. Hanno inoltre porte molto ampie, e spesso anche posatoi esterni per dare più libertà all’animale. Come ho già detto, i pappagalli hanno bisogno di molti stimoli, altrimenti possono cadere in depressione e mostrare comportamenti autolesionisti. In commercio esistono per fortuna una marea di accessori e giocattoli per tenerli impegnati, tipo questi:

Ma ricordate che per loro qualche mezz’ora di libertà in casa e di gioco con voi è comunque la cosa migliore (attenzione però che se non state attenti vi distruggono la casa!).

È consigliabile tenere questi uccelli in casa a temperature superiori ai 15 gradi C, specialmente durante i mesi invernali, visto che sono uccelli originari di zone tropicali ed equatoriali.

PICCOLI PASSERIFORMI

Con piccoli passeriformi intendo principalmente quattro specie: il canarino, il diamante mandarino, il diamante di Gould, e il passero del Giappone (foto sopra). Questi uccelli richiedono ovviamente meno spazio e stimoli rispetto ai pappagalli, ma spesso vengono tenuti in gabbie minuscole, assolutamente inadatte per permettergli almeno un minimo di movimento. Come questa:

Questa microscopica prigione è troppo piccola perfino per un solo canarino! Questa invece è molto meglio:

Tuttavia ha molti difetti, a partire dalla singola enorme porta anteriore, che comporta un serio rischio di fuga degli animali. Più una gabbia è grande e più porte dovrebbe avere, meglio se piccole, in modo da poter raggiungere facilmente ogni parte della gabbia infilando un braccio. Se non avete spazio e nemmeno intendete liberare i vostri uccellini in casa (se abituati), allora lasciate perdere.

Questi uccelli in cattività si riproducono facilmente, a patto che gli si fornisca un nido artificiale da apporre alla gabbia/voliera.

Come per i pappagalli, anche in questo caso consiglio di tenere i vostri uccellini in casa perlomeno nei mesi più freddi.

QUAGLIE GIAPPONESI E CINESI

Come vi avevo accennato poco sopra, le quaglie giapponesi, e anche quelle cinesi (foto sopra), sono uccelli che non hanno alcun istinto e alcuna capacità di percare, ovvero posarsi su posatoi sottili e in alto. Pertanto, le dimore di questi uccelli non hanno bisogno di posatoi, e anzi, questi per loro potrebbero essere perfino pericolosi. La casa ideale per questi uccelli dovrebbe essere ampia, luminosa, e con tanti nascondigli, essendo animali che in caso di pericolo preferiscono restare immobili nella fitta vegetazione. Inoltre, come dicevo sopra, il fondo dovrebbe essere aperto, o perlomeno dotato di uno spesso strato di terriccio sabbioso, e magari con qualche pianta viva (possibilmente non tossica!). Il soffitto dovrebbe essere di rete morbida, specialmente se intendete tenere uccelli non proprio docili e abituati a voi. Questi uccelli, se percepiscono un pericolo imminente, hanno infatti la propensione a decolli verticali ed esplosivi, senza purtroppo accertarsi che non ci siano ostacoli sopra di loro. E vi assicuro che possono anche rompersi l’osso del collo contro il soffitto. Se invece siete ragionevolmente sicuri che i vostri uccelli siano mansueti, allora potreste utilizzare sia gabbie commerciali per galline (vedi all’inizio) sia gabbie modulari in griglia metallica, la stessa soluzione che ho utilizzato per le quaglie giapponesi che ho regalato ai miei genitori:

Queste strutture modulari non sono però state progettate per ospitare uccelli, ma piccoli mammiferi come cavie o conigli, e quindi ho dovuto creare delle porticine superiori, una per ogni “cubo”, in modo da raggiungere facilmente ogni angolo. Tenete presente che già da un po’ abbiamo raddoppiato le dimensioni della gabbia, per farle stare molto più comode, e abbiamo anche messo un tetto mobile, da chiudere in caso di pioggia forte. Se notate a sinistra nella prima foto, l’abbeveratoio è sopra a dei mattoni, e questo per tenere l’acqua più pulita. Infatti, se con le mie califoriane è possibile mettere l’acqua molto in alto e lontana dal terreno, con le cinesi e le giapponesi questo non si può fare, a meno di usare una rampa lunga e poco inclinata (stile piccoli mammiferi, per intenderci), molto poco pratica e non facilissima da progettare.

Questi uccelli in cattività è molto improbabile che covino le loro uova, e se volete avere nascite dovete per forza acquistare un incubatrice. Inoltre, spesso le uova le depongono dove capita.

N.B.: per le quaglie cinesi bisogna fare attenzione al periodo riproduttivo perché, essendo uccelli monogami, le coppie diventano molto aggressive verso altre coppie. Quindi state attenti a quanti animali adottate, perché per evitare carneficine potreste essere costretti ad acquistare ulteriori gabbie/voliere per dividere le coppie. Questo vale anche per le mie quaglie Californiane, come vi ho raccontato molte volte.

Le quaglie giapponesi possono tranquillamente stare tutto l’anno all’aperto, anche d‘inverno, a patto che abbiano un tetto sopra la testa e che non siano troppo esposte ai venti. Le quaglie cinesi, molto più piccole, d’inverno è meglio tenerle in casa.

GALLINE

Galli e galline sono animali addomesticati da millenni, e spesso sono quindi animali molto docili. Molte razze pesanti, diciamo con maschi adulti sopra i 3kg di peso, non sono in grado di volare, e quindi non necessitano di un pollaio completamente chiuso. Ma le razze leggere sono abili volatrici, e per queste vale quindi il discorso opposto. Tuttavia, se avete spazio e una buona recinzione perimetrale che impedisce l’ingresso a predatori notturni (faine, volpi, ecc), il modo migliore per tenere questi animali è LIBERI. Ma occhio all’orto! Potrebbero mangiarvi tutte le vostre verdure. In ogni caso, un pollaio di sicurezza per la notte è sempre meglio averlo, e in questo caso ci sono varie opzioni. Una possibilità potrebbe essere un pollaio commerciale, se vi bastano pochi animali. Una cosa come questa:

Oppure potete acquistare dei grandi pollai metallici a misura d’uomo, tipo questo:

E ricordate di fornirgli i depositori, in modo che le femmine depongano le uova lì e non in giro a caso, costringendovi tutti i giorni alla caccia al tesoro.

Le galline, a differenza delle quaglie euroasiatiche, sono uccelli in grado di percare, su posatoi ovviamente proporzionati alle loro dimensioni. Infatti, se tenute libere, le galline vanno sugli alberi a dormire o a riposare. Proprio come in questa foto:

Sono uccelli molto stanziali, e che raramente si allontanano dal luogo in cui sono cresciute. Ma, se proprio non vi piace l’idea che possano essere libere al 100%, potete ricorrere al taglio delle remiganti primarie, con una semplice forbice, in modo che non possano più sollevarsi da terra per superare le recinzioni o per rifugiarsi sugli alberi (ma io non lo consiglio!).

Questi animali possono benissimo stare fuori tutto l’anno, possibilmente con un riparo asciutto sempre a disposizione. Tuttavia, alcune razze bantham (nane) sono molto delicate, e non tollerano le temperature o il meteo estremo.

Ultima cosa, molto banale: mi raccomando! Un solo gallo per ogni pollaio! E occhio anche a liberarli tutti assieme…

ANATRE E OCHE

Come le galline, anche anatre e oche sono uccelli addomesticati da millenni, e quindi molte razze sono parecchio docili. Le razze nane sono ottime volatrici, mentre quelle più pesanti sono invece totalmente attere (inabili al volo). Questi uccelli, per stare davvero bene, solitamente richiedono più spazio delle galline, oltre che ad una quantità d’acqua molto maggiore (sono uccelli acquatici!). Per il recinto vale lo stesso discorso delle galline, ovvero: meglio tenerle libere ma con uno spazio chiuso e più protetto, in caso di bisogno. Se volete animali felici, sarebbe bene fornirgli anche un laghetto artificiale in cui possano nuotare e farsi il bagno. Basta anche una cosa del genere:

Le razze leggere, specialmente per le anatre, volano molto bene, e se non volete che se ne vadano per sempre dovrete per forza tenergli le remiganti primarie spuntate, e ripetere l’operazione ogni anno dopo la muta (ma occhio a non tagliare le penne ancora in crescita!).

Le oche e la maggior parte delle anatre non sono in grado di percare, quindi niente posatoi. Alcune specie di anatra, come la mandarina (foto sotto), sono invece in grado di farlo, quindi qualche posatoio alto per loro non sarebbe un male.

Anatre e oche sono tra gli uccelli più tenaci al mondo, potendo sopportare sia il caldo torrido che il freddo polare, a patto che abbiano sempre acqua (liquida e pulita) a disposizione. Quindi stanno tranquillamente all’esterno tutto l’anno.

Infine, molte razze domestiche hanno perso l’istinto alla cova, quindi anche in questo caso bisogna ricorrere all’incubazione artificiale.

COLUMBIFORMI

I columbiformi più diffusi in cattività sono il piccione domestico, la tortora dal collare africana, la tortora diamantina, e la tortora zebrata. Questi uccelli richiedono voliere piuttosto grandi, essendo tutti dei potenti e agili volatori. Tuttavia, il piccione domestico non è un buon percatore su posatoi sottili, preferendo dei posatoi larghi e piatti, come ad esempio un’asse di legno.

Anche questi sono uccelli che gradiscono una certa ampiezza di suolo calpestabile, dal momento che si nutrono prevalentemente a terra. Ovviamente, però, non sono uccelli che usano le zampe per scavare come fanno invece i galliformi.

I columbidi sono uccelli molto silenziosi e che si adattano bene alla convivenza con noi umani. In cattività si riproducono molto facilmente, se gli vengono forniti spazi e materiali adeguati ma, ancora una volta, il piccione ha necessità diverse. Tortora dal collare africana (prima foto qui sotto), tortora diamantina, e tortora zebrata costruiscono un vero e proprio nido a mezza coppa sugli alberi:

E ovviamente ne esistono anche di artificiali, tipo questo:

Nido artificiale con tortore diamantine Fonte

Il piccione domestico invece costruisce un giaciglio più raffazzonato in una cavità o sporgenza preesistente, quindi bisogna fornirgli delle casette aperte da un solo lato simili a queste:

Le due specie più grandi, piccione e tortora dal collare africana, possono stare all’esterno tutto l’anno (con opportuni ripari), mentre le altre due specie, entrambe tropicali, è opportuno ritirarle in casa d’inverno.

CONSIDERAZIONI GENERALI

Da sempre il concetto di gabbia è associato a quello di prigione, ma la realtà potrebbe essere molto diversa, se solo considerassimo realmente le esigenze di ogni singola specie. La casa degli uccelli domestici dovrebbe essere per loro il posto più sicuro in assoluto, al riparo da intemperie, predatori, e malattie che potrebbero prendere da animali selvatici. Quindi, va bene tenerli all’esterno, ma attenzione! E bisogna tener presente che gli uccelli rapaci potrebbero benissimo afferrare e uccidere i vostri uccelli perfino attraverso le sbarre delle voliere/gabbie, specialmente se le sbarre sono troppo distanziate, e specialmente d’inverno (quando i rapaci sono più affamati). E occhio anche ai ratti, che possono aggredire e uccidere i vostri uccellini mentre dormono. E poi, molto importante è il tipo di materiale assorbente per il fondo. L’ideale è ovviamente terra battuta/erba, perché in natura non c’è altro (per le specie che ho elencato), ma anche sabbia apposita per uccelli va molto bene, con tutti i vantaggi che vi ho elencato parlando dei miei colini.

Le impronte delle zampette sulla sabbia delle mie quagliette, la prima volta che gliel’ho fatta vedere a 13 giorni dalla schiusa

Per gli uccelli non vanno bene né il truciolato per roditori né il tutolo di mais, e nemmeno la corteccia che si usa in alcuni terrari. Prima di passare alla sabbia, per le mie tre femmine, per anni ho usato soltanto un pellet di carta per animali, ma mi sono reso conto che per gli uccelli non è proprio l’ideale. Infatti è inefficace nell’assorbire la cacca semisolida di questi animali.

In ogni caso, sono profondamente convinto che più una voliera è grande, e meglio è. In particolare adoro le mega voliere che inglobano anche gli alberi, come queste:

Anche se il top del top sarebbe…NESSUNA GABBIA!!! I nostri amici uccelli dovrebbero poter essere liberi di restare con noi, senza sbarre di nessun tipo, esattamente come cani e gatti. Purtroppo questa è un po’ un’utopia, sia per la sicurezza dei nostri uccelli, sia perché purtroppo ai pennuti è impossibile insegnare a fare i loro bisogni in un posto solo, il che renderebbe poco salutare la convivenza con loro se fossero liberi il 100% del tempo.

Concludendo, anche se purtroppo gabbie e voliere non possono essere eliminate del tutto, dovremmo almeno sforzarci per renderle più confortevoli e adeguate per ognuna delle specie allevate in cattività, ma soprattutto insegnamo ai nostri amici con le piume a muoversi in sicurezza nelle nostre case, almeno per quelle due ore di volo libero al giorno. Poi c’è anche la magia del free flight outdoor, ma questo tema lo tengo per un altro post.

A presto e grazie della lettura!

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