Esistono uccelli che vanno in una sorta di letargo?

La risposta a questa domanda è inaspettatamente affermativa, esistono uccelli in grado di autoibernarsi, e sono i colibrì e il succiacapre di Nuttall. Queste due specie però lo fanno in due modi abbastanza diversi tra loro.

Ma partiamo dai primi. Essendo i vertebrati con in assoluto il metabolismo più veloce in relazione al peso corporeo (10 volte quello di un atleta olimpionico sotto sforzo), i colibrì hanno bisogno di nutrirsi in continuazione. Il problema è che sono uccelli diurni. Di notte, se un colibrì mantenesse lo stesso metabolismo che ha di giorno, morirebbe sicuramente di fame. Nel corso della loro evoluzione hanno quindi guadagnato la capacità di entrare in uno stato di torpore profondo, o ibernazione, durante il quale il loro metabolismo si riduce a circa il 6-7% del normale e la loro temperatura corporea scende da 40 a 18°C. Il loro battito cardiaco passa invece dai circa 1000 battiti al minuto ai 50 battiti al minuto. Nonostante questo torpore, un colibrì in una sola notte perde circa il 10% del suo peso corporeo Fonte, e appena si riprende ha un disperato bisogno di nettare zuccherino, altrimenti morirebbe entro 2 ore. Nello stato ibernato un colibrì è totalmente non reattivo, e può essere preso tranquillamente a mani nude, ma immagino che il giaciglio venga scelto molto accuratamente per evitare i possibili predatori. Per uscire dall’ibernazione possono impiegare anche decine di minuti.

E ora parliamo del secondo, il succiacapre di Nuttall (foto sotto). Questo uccello notturno, originario del Messico e degli USA occidentali, si ciba di insetti che cattura in volo aprendo la sua enorme bocca, un po’ come fanno di giorno rondini e rondoni. Questo succiacapre è l’unico uccello al mondo noto per entrare in un vero stato di torpore prolungato, che dura settimane o anche mesi, durante i quali resta totalmente immobile mimetizzato tra le rocce, e con un metabolismo ridotto ai minimi termini. Molti esemplari tuttavia migrano a sud per svernare, e soltanto alcuni passano l’inverno in questo stato simile al letargo dei mammiferi. C’è anche da precisare però che si ibernano soltanto gli esemplari che vivono nelle zone più meridionali del loro range, ovvero dove gli inverni non sono troppo gelidi.

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