Il genere Alectoris è una famiglia di uccelli terricoli euroasiatici noti come “pernici delle rocce”, e comprendente sette specie in totale, ovvero: la pernice rossa (Alectoris rufa), la chukar (Alectoris chukar), la pernice sarda (Alectoris barbara), la pernice greca o coturnice (Alectoris graeca), la pernice araba (Alectoris melanocephala), la pernice di Philby (Alectoris philbyi) e la pernice di Przevalski (Alectoris magna). Questa famiglia di uccelli è molto uniforme, dal momento che le specie hanno un aspetto complessivamente molto simile, anche se il peso medio che varia dai 400 agli 800 grammi circa. Le specie più difficili da distinguere visivamente sul campo sono la chukar, la graeca e la magna, mentre le altre quattro sono praticamente inconfondibili.
Ecco le sette specie illustrate, in modo che siano più chiare le differenze:
Ecco la loro distribuzione geografica nativa (purtroppo non precisissima):
In Italia è possibile incontrare solo tre delle sette specie, ovvero la pernice rossa (Alectoris rufa), in Liguria, basso Piemonte, Emilia Romagna e alta Toscana, la pernice greca o coturnice (Alectoris graeca), in tutta Italia eccetto Liguria, Emilia Romagna, Puglia e Sardegna, e la pernice sarda (Alectoris barbara), esclusivamente in Sardegna. Stranamente, nessuna mappa riporta la presenza di quest’ultima specie in Sardegna, quando invece è notoriamente e indubbiamente presente (da cui il nome). Alcune specie sono poi state ampiamente introdotte in altre zone del mondo, principalmente a scopo venatorio. Infatti la pernice rossa è ora presente allo stato selvatico anche in Gran Bretagna e in Nuova Zelanda, mentre la chukar è stata introdotta negli USA (comprese le Hawaii), in Canada, in Cile, in Argentina e in Nuova Zelanda.
Vediamo quindi la classificazione scientifica di questa famiglia:
Aves (uccelli) > Galliformes (uccelli “a forma di gallina”) > Phasianidae > Alectoris
Vediamo ora tutte le caratteristiche comuni a tutte le sette specie di Alectoris:
- sono tutti uccelli molto terricoli che preferiscono correre via da un pericolo piuttosto che volare;
- sono tutti uccelli stanziali e che preferiscono habitat semi aridi;
- sono tutti uccelli che nascono precoci (come le galline) e che sono in grado di volare molto giovani (i primi voletti li fanno a circa 10 giorni di vita);
- tutte le specie sono esteticamente piuttosto simili, tutte con becco, zampe e contorno occhi rossi, con disegni facciali caratteristici, e con i fianchi striati;
- in tutte le specie il dimorfismo sessuale è quasi nullo. I maschi (adulti) si distinguono dalle femmine solo per un abbozzo di sperone sulla parte posteriore delle zampe e per un peso inferiore, ma sul campo sono praticamente indistinguibili;
- nonostante siano tutti uccelli che preferiscono camminare o correre, queste pernici hanno ali leggermente più lunghe della media dei galliformi, segno che probabilmente possono anche volare agilmente per decine di chilometri in cerca di cibo (soprattutto in inverno);
- tutte depongono molte uova per covata (fino a 20);
- generalmente sono uccelli monogami, e sia maschio che femmina possono covare e prendersi cura della prole;
Detto questo, vediamo quindi le singole specie nel dettaglio.
Pernice rossa (Alectoris rufa)
La pernice rossa, come dicevo prima, è una delle tre specie di Alectoris che è possibile trovare in Italia allo stato selvatico, nel nord-ovest della penisola. Si distingue facilmente da tutte le altre sei specie principalmente per il petto maculato di nero, caratteristica presente solo nella pernice rossa. E’ una specie ampiamente allevata in cattività a scopo venatorio, e moltissimi esemplari vengono poi liberati in natura con questa finalità, anche in aree geografiche diverse da quelle originarie. In particolare è stata introdotta in Gran Bretagna e in Nuova Zelanda, dove ormai si è perfettamente naturalizzata. In alcune zone la purezza genetica di questa specie è a rischio, in quanto si può incrociare facilmente con la chukar, altra specie allevata e rilasciata in natura diffusamente.
Proprio una pernice rossa è la protagonista di questa bellissima storia: un giorno una ragazza spagnola, mentre faceva una passeggiata in mezzo alla natura, trovò uno strano pulcino che sembrava stato abbandonato da qualunque fosse la sua mamma. Lo portò a casa ed è riuscita a farlo diventare adulto. Dopo molte ricerche ha scoperto che si trattava di una pernice rossa. Ora è la tiene come animale domestico! Ecco il video:
Ecco la sua distribuzione geografica (nativa) ingrandita:
Chukar (Alectoris chukar)

La pernice Chukar, nome onomatopeico che si rifà al richiamo tipico di questa specie, è forse l’Alectoris più diffusa e allevata al mondo, anche per via della sua ampissima distribuzione geografica naturale (vedi immagine sotto). La chukar è stata introdotta negli USA (comprese le Hawaii), in Canada, in Cile, in Argentina e in Nuova Zelanda, a scopo venatorio, e dove si può incrociare facilmente con la pernice rossa. Per evitare ciò, l’allevamento della pernice Chukar è strettamente regolamentata, ed è addirittura vietata in alcune regioni come la Gran Bretagna e la Nuova Zelanda. Nel periodo riproduttivo le coppie diventano molto aggressive verso gli altri membri della stessa specie, e in alcuni paesi vengono anche usati come uccelli da combattimento. Tuttavia, a differenza dei combattimenti tra galli, in questo caso il perdente se la da a gambe e non muore praticamente mai. Una cosa molto curiosa di questa specie è la seguente: i pulcini, precoci, prima di imparare a volare corrono giù dai pendii aiutati dalle loro piccole ali ancora inadatte al volo, e sono quindi stati studiati per fare ipotesi su come i primi dinosauri aviani abbiano iniziato a fare i primi voli.
Ecco una chukar semi domestica, che emette anche il tipico richiamo che ha ispirato il nome onomatopeico di questa specie:
In questo video si vedono invece delle pernici chukar nate in cattività che vengono rilasciate in natura:
Ecco la sua distribuzione geografica (nativa) ingrandita:
Pernice sarda (Alectoris barbara)
La pernice sarda è una delle tre alectoris che è possibile incontrare in Italia, anche se soltanto in Sardegna. E’ forse la più piccola e leggera delle sette specie, e la sua livrea è inconfondibile. Infatti è l’unica specie che non presenta piumaggio nero, nemmeno attorno agli occhi. Inoltre ha una testa più grigia, il collo marrone maculato di bianco e le piume della testa erettili (che formano una specie di cresta). Anche questa specie viene allevata a scopo di ripopolamento, per compensare l’abbattimento venatorio.
A Gibilterra è presente una piccola popolazione, e sono perfettamente ambientate alla presenza umana e a cemento/asfalto:
Ecco la sua distribuzione geografica ingrandita (ma come sempre manca inspiegabilmente la Sardegna…):
Pernice greca o coturnice (Alectoris graeca)
La pernice greca è l’ultima delle Alectoris che è possibile incontrare in Italia, ed è la più diffusa nel nostro paese. E’ molto simile alla chukar, tant’è che fino a qualche decennio fa erano considerate un’unica specie. Visivamente è possibile distinguerle solo da alcuni dettagli, come la colorazione “di fondo” e le strisce sui fianchi leggermente più ravvicinate, ma non è comunque cosa facile. Tuttavia le due specie hanno richiami differenti.
Ecco una femmina di pernice greca con al seguito un bel po’ di pulcini:
Ecco la sua distribuzione geografica ingrandita:
Pernice araba (Alectoris melanocephala)
La pernice araba è la più grande delle alectoris, anche se di poco. Inoltre è inconfondibile dalle altre specie, per via di una colorazione di base più grigio-bluastra che beige, per le striature sui fianchi molto sottili e di diversa colorazione, ma soprattutto per una gola con piume bianche in apparenza più arruffate e lunghe, simili quasi ad una specie di barba.
Ecco delle pernici arabe in cattività (erroneamente identificate come chukar tra parentesi):
Ecco la sua distribuzione geografica ingrandita:
Pernice di Philby (Alectoris philbyi)
La pernice di Philby, anch’essa araba, è inconfondibile, in quanto è l’unica Alectoris ad avere la gola nera e non beige o bianca. Questa specie è relativamente comune in avicoltura, anche se non quanto le precedenti.
Ecco delle pernici di Philby in cattività che mangiano insalata dalla mano:
Ecco la sua distribuzione geografica ingrandita:
Pernice di Przevalski (Alectoris magna)
La pernice di Przevalski è senza dubbio la meno studiata delle sette specie, ed è presente soltanto in un’area relativamente piccola della Cina. E’ molto simile alla chukar e alla pernice greca, ma è distinguibile per la fascia marrone che contorna la striscia nera ai lati del collo, quest’ultima presente in tutte e tre le specie.
Ecco un raro video di questa pernice nel suo habitat:
Ecco la sua distribuzione geografica ingrandita:
Concludendo, personalmente trovo che questa famiglia di uccelli sia molto interessante, e un giorno, quando avrò più spazio, non mi dispiacerebbe avere anche una coppia di queste pernici, magari le sarde o le rosse, che trovo esteticamente molto belle. Ovviamente le farei nascere in incubatrice, e le terrei come animali domestici! Tra l’altro il mio rivenditore di fiducia vende almeno un paio di queste specie.