Due parole sul genere Merganetta

Al genere Merganetta, facente parte dell’ordine degli Anseriformi (anatre, oche, cigni, ecc), appartiene una sola specie, l’anatra di torrente (Merganetta armata). Quest’anatra piuttosto insolita è originaria delle Ande, la grande catena montuosa sudamericana.

Vediamo la classificazione tassonomica di questo genere:

Aves -> Anseriformes -> Anatidae -> Merganetta

Questi uccelli sono anatre di dimensioni medio-piccole, arrivando a 43-46 cm di lunghezza e un peso attorno ai 400 grammi, con le femmine leggermente più piccole dei maschi. Visivamente sono anatre molto appariscenti e inconfondibili, con un marcato dimorfismo sessuale. Tuttavia, a differenza di tutte le altre anatre in cui il maschio è molto appariscente e la femmina molto mimetica, nelle anatre di torrente entrambi i sessi sono molto appariscenti, ma ognuno a suo modo. Il maschio ha petto e ventre di un grigio/bianco striato di nero e la testa bianca con delle vistose strisce nere, la femmina ha invece petto, ventre e gola color mattone, e la testa grigia. Entrambi i sessi hanno becco e zampe rossi, una lunga e insolita coda con timoniere molto sottili e separate (che danno l’idea di una coda “spelacchiata”), uno specchio alare verde, e le copritrici alari marroncine e a forma di lancia.

Ecco la femmina:

E questo è invece il maschio:

Ed ecco qualche foto di maschi e femmine assieme, in cui si vede chiaramente l’enorme dimorfismo sessuale:

Come tutte le anatre, anche le anatre di torrente sono uccelli acquatici, e si nutrono di invertebrati acquatici che catturano anche in immersione. Ma c’è una cosa in particolare che rende queste anatre molto insolite: il loro incredibile adattamento alla vita in acque rapide e turbolente. Noi tutti siamo abituati a vedere le anatre galleggiare rilassatissime sulle acque calme di laghetti e laghi, una cosa del genere:

Ma no, non le anatre di torrente! A loro la vita facile e rilassata non piace affatto. Queste anatre si sono adattate a vivere letteralmente sulle rapide degli stretti torrenti andini, tra cascate impetuose e rocce appuntite. E non solo gli adulti, ma perfino gli anatroccoli, che si buttano in queste acque pericolose a poche ore dalla nascita.

In questo video YouTube della BBC si vedono molto bene le condizioni di vita estreme in cui queste anatre vivono e si riproducono:

Onestamente? Non vorrei essere al posto di quegli anatroccoli.

Nonostante le condizioni difficili, queste anatre sono riuscite ad occupare una nicchia ecologica che quasi nessun altro uccello sarebbe in grado di sfruttare. E infatti la difendono con ferocia, sia da altre anatre di torrente, sia da altri uccelli acquatici. Ogni coppia riproduttiva di anatre di torrente difende una porzione di territorio fluviale di circa 7.000 metri quadrati. Una cosa curiosa è la seguente: fuori dalla stagione riproduttiva, se un’anatra fa irruzione nel territorio di un’altra anatra, le femmine lottano solo con le femmine e i maschi solo con i maschi, e alla fine restano in quel territorio solo i due vincitori, un maschio e una femmina. Invece, durante la stagione riproduttiva ogni coppia scaccia qualunque altra anatra dal proprio territorio, indipendentemente dal sesso dell’intruso.

Nonostante siano perfettamente in grado di volare, lo fanno solo raramente e per brevi distanze, tanto che online è quasi impossibile trovare foto e video di queste anatre in volo. Preferiscono di gran lunga nuotare, e sono pertanto uccelli molto stanziali.

L’anatra di torrente non è considerata una specie a rischio, anche se in alcune parti del suo areale è in declino a causa dell’introduzione della trota, che compete per l’alimentazione (invertebrati acquatici).

Sono uccelli che vivono in luoghi impervi e spesso difficili da raggiungere, e di conseguenza non sono stati molto studiati nè fotografati/filmati, ed è per questo motivo che questo post fa parte della serie “Due parole…”.

Concludo questo breve post con il seguente video di anatre di torrente in cattività, in cui è possibile vederle da vicino (nonostante il loro habitat naturale sia ben diverso). Tra l’altro è anche possibile apprezzare il loro richiamo.

A presto e grazie della lettura!

Fonte 1 Fonte 2

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