Baby quaglie 2021: giorno 14

Ciao a tutti! Eccoci con un nuovo aggiornamento sulle mie baby quaglie californiane. Oggi compiono 2 settimane, ed è un traguardo importante, perché le prime settimane sono le più impegnative, sia per loro che per me. Loro devono imparare a capire l’ambiente che le circonda: i rumori, la mia voce, la routine giornaliera, la loro casa con tutti gli accessori, e soprattutto devono capire dove posizionarsi sotto le varie lampade riscaldanti per non prendersi “un’insolazione”. E poi ovviamente devono capire che io sono loro amico e che non voglio assolutamente fargli del male. Infatti i primi 10 giorni circa sono quelli più delicati per il bonding (legame) con il loro papà adottivo, ovvero il sottoscritto. Appena nati non hanno paura di niente, poi dopo qualche giorno iniziano a manifestarsi i loro istinti di sopravvivenza primari, e c’è sempre un momento in cui rischio quasi di cadere in depressione, perché sembra che abbiano paura di me e delle mie mani. E tutte le volte mi ripeto “non mollare proprio ora, perché è proprio insistendo (delicatissimamente) in questi giorni critici che riuscirai a reprimere i loro istinti innati prima che sia troppo tardi!”. E infatti tutte le volte, dopo 5–6 giorni di lavoro duro, tiro sempre un sospiro di sollievo! Era successa la stessa identica cosa anche l’anno scorso con Alvin e Quasi.

Ora si fidano di me quasi tutti!

E con lavoro duro, intendo veramente LAVORO DURO!!! Infatti cerco di passare con loro tutto il tempo che mi avanza dal bebè, dalla mia compagna e dalle faccende domestiche. Poi ogni tanto ho anche tempo per Quora. In queste settimane ho dovuto e dovrò avere 1000 occhi, e mi è già andata di stralusso con la quarantena forzata (ormai è dal 24 aprile che sono chiuso in casa…) che mi ha permesso di legare con loro come mai avrei sperato. Pensate che adesso “piangono” a squarciagola se non mi vedono e/o sentono per più di 10 minuti, e appena vado da loro e gli parlo smettono di “piangere” e cominciano a fare dei pigolii caratteristici come per dire: “Meno male che sei tornato! Ora va tutto bene”. Perché dovete sapere che anche loro hanno un linguaggio specifico, diverso da quello degli adulti, e ormai riesco perfettamente a capire di cosa hanno bisogno semplicemente ascoltando i loro pigolii.

Vediamo quindi se riesco a darvi un’idea dei loro pigolii e del significato che gli ho attribuito:

  • “PIO!!! PIO!!! PIO!!!”: il classico “pio” dei pulcini è un chiaro segno di disagio, che può essere per paura, ad esempio se lo agguanti, o perché ha male da qualche parte oppure perché ha freddo. Più è alto il volume, e più la “I” è allungata, e più il problema è grave. Viene emesso al ritmo di circa due “pio” al secondo. Questo è senza dubbio il pigolio a cui bisogna stare più attenti, perché spesso se un pulcino continua a pigolare in questo modo per tanto tempo è probabile che abbia un problema serio ed è meglio ispezionarlo. Infatti proprio così ho scoperto che uno dei pulcini dopo 4 giorni dalla nascita aveva il sederino tappato a causa della cacca che gli si era seccata addosso e aveva formato un tappo. La cacca non potendo uscire si accumulava nella pancia e gli causava dolore. Inoltre era diventato apatico e aveva smesso di mangiare. Quindi con molta delicatezza l’ho preso e con acqua tiepida gli ho rimosso il tappo e, facendo una leggera pressione con due dita lateralmente, l’ho aiutato a svuotarsi velocemente. Lo so che vi sembrerà schifoso, ma quando sono piccoli succede spesso (anche con i bebè umani, ne so qualcosa!), e se non si interviene al più presto il pulcino muore, garantito. Altra cosa molto importante da controllare è che non gli si formino dei grumi di cacca e cibo sulle zampe, altrimenti a lungo andare potrebbero perfino causargli la perdita delle dita (anche se pigolano raramente per questo motivo).
  • “FI-FI-FI-FI-FI-FI-FI-FI-FI-FI!!!”: questo è il richiamo con volume più alto e serve per chiamare i genitori quando questi si sono allontanati troppo e non sono visibili, ed è anche quello che usano per chiamare me. Viene emesso al ritmo di circa 4-6 “FI” al secondo, per un totale di 8–11 “FI”. Appena mi vedono smettono subito di emetterlo, e passano al pigolio qui sotto.
  • “FUI’…FUI’…FUI'” oppure “FI-FIU’ “: sono i pigolli che vogliono dire “va tutto bene, sono tranquillo e non ho paura”, e spessono li emettono quando stanno mangiando oppure dormendo tutti assieme, ed è anche un modo per tenersi in contatto e accertarsi che i fratellini siano ancora lì. Sono anche i pigolii che emettono quando mi rivedono dopo che sono stato via per un po’, come dicevo prima.
  • “TRRRIII!!!”: questo suono solitamente lo emette un pulcino quando viene beccato da un altro pulcino, oppure quando si scontrano o si calpestano per sbaglio, ma non c’è di che preoccuparsi.
  • “PIT-PIT-PIT-PIT-PIT” molto veloce: questo è il richiamo di pericolo, ed è lo stesso degli adulti. Questo richiamo lo emettono quando percepiscono il pericolo, ad esempio se vedono una cosa nuova che non hanno mai visto, oppure quando non vogliono essere presi in mano come per dire “non toccarmi! vai via!”. Lo usano per allertare i compagni del pericolo.
  • “FRIIII-FRIIII-FRIIII” molto acuto e delicato: questo è il pigolio di sottomissione, e mentre lo emettono si appiattiscono a terra. Spesso lo emettono quando avvicino la mano, ed è un segno che non hanno paura di me, come per dire “ok faccio quello che vuoi, ma non sgridarmi!”.

E si fanno capire molto bene, più di quanto immaginate! Ormai sono diventato un esperto di “pulcinese”!!!😅🐥🐥🐥🐥🐥🐥🐥

E ora che hanno due settimane iniziano ad avere le remiganti abbastanza lunghe e i muscoli alari abbastanza forti da poter generare una discreta portanza e poter fare quindi i primi voletti. E si allenano molto spesso correndo e saltando in giro come delle schegge impazzite, sbattendo le ali. E il bello è che quando parte uno partono tutti! Sembrano popcorn!!!😂🌽 A breve la loro scatola di polietilene, seppur con pareti piuttosto alte, non basterà più, e cominceranno a volare fuori. Poi penserò a come gestire questa cosa😬.

Guardate come sono cresciuti e che ali hanno già:

Ma stranamente non tutti sono allo stesso grado di crescita, e non riesco a spiegarmelo. Infatti, tra il più sviluppato e il meno sviluppato sembra quasi ci siano 3–4 giorni di differenza nonostante siano nati tutti nell’arco di 4 ore al massimo. E tutti sembrano mangiare avidamente! Sarà una questione genetica? La verità è che non ne ho la minima idea. Voi avete qualche ipotesi??

Inoltre non tutti i pulcini hanno lo stesso carattere e non tutti si fidano di me allo stesso modo. Quattro pulcini si fidano al 100%, e appena metto la mano saltano su senza pensarci un secondo e posso portarli dove voglio, altri due sono invece abbastanza indifferenti, e salgono solo se hanno le spalle al muro, mentre uno mi odia tantissimo! Non ne vuole sapere di salire sulla mano nè di farsi prendere, ed è l’unico che emette il “PIT-PIT-PIT” di pericolo che ho spiegato prima, e meno male che i fratelli non gli danno molto peso (per ora…😩). Magari c’é ancora speranza per convincerlo, ma non voglio illudermi troppo😔.

Visto che ormai iniziano già a volicchiare, ho preso il pulcino più cresciutello e gli ho dato un po’ di spazio (circa 2 metri), ed ecco il risultato:

Non male direi! E pure con atterraggio morbido. Il fratellino meno sviluppato non se la sarebbe cavata altrettanto bene. E se notate, hanno già un mini ciuffettino, che si alza pure!😅

Gli ho anche fatto fare il loro primo sand-party e si sono divertiti un sacco! Si sono rotolati nella sabbia per uccelli (sotto la lampada solare) per 20 minuti buoni. E’ in assoluto l’attività preferita di tutte le specie di quaglia, comprese le Californiane.

Guardateli:

QUAIL BEACH!!!😂🐦🐦🐦🐦🐦🐦🐦

E non è tutto! Ormai che sono grandicelli spesso li tiro fuori dalla loro scatola per fargli iniziare a prendere confidenza con la casa e con il pavimento scivoloso, ed è incredibile come già mi volano addosso quando li chiamo (ma anche se non li chiamo), e questo vuol dire che hanno capito che io sono loro amico. Addirittura mi volano addosso quando sono spaventati da qualcosa, un traguardo INCREDIBILE!!!🎉🎉🎉 Significa che sanno che io voglio il loro bene e che li posso difendere dai pericoli.

Guardate che vispetti!

Ormai, un po’ la differenza di sviluppo e dimensioni, un po’ il carattere, praticamente li riconosco tutti a vista e senza bisogno di anelli alle zampe, ma comunque glieli metterò lo stesso, non si sa mai. Crescono veramente in frettissima, e ogni giorno sono un po’ più grossi e con le piume un po’ più lunghe. Quando avranno 6 settimane sarà possibile iniziare a distinguere i maschi dalle femmine, ed è a quel punto che ne affiderò due, un maschio e una femmina, a dei nostri amici fidatissimi: li chiameranno Fedora e Dorito. Poi decideremo i nomi degli altri 5.

A presto!

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